IMG_20151126_142248-a cura di Simone Paris- In questi giorni si discute sulla Legge di Stabilità in approvazione in Parlamento e sugli emendamenti che vengono proposti per modificarla.
Il Premier Matteo Renzi si è presentato in conferenza stampa con le sue solite slides ed ha annunciato due importanti novità: un ulteriore miliardo per la sicurezza e la lotta antiterrorismo ed un altro miliardo destinato alla cultura.
Nelle misure riservate alla cultura rientrano, tra le altre cose, 150 milioni destinate per poter devolvere il 2 per mille alle associazioni culturali, 50 milioni per il diritto allo studio e per l’erogazione di borse di studio a studenti meritevoli con basso reddito, ma soprattutto il cosiddetto “bonus maggiorenni”, ovvero 500 euro per ogni maggiorenne da spendere in cultura.
Il provvedimento è riservato a “550 mila italiani che compiono 18 anni nel 2016 e che potranno investire in attività culturali”. Stando alle parole del Presidente del Consiglio, ciò rappresenta “il benvenuto nella comunità dei maggiorenni” e “il segno della responsabilità di essere coeredi del grande patrimonio culturale italiano ed europeo”.
I 500 euro saranno contenuti all’interno di una card, sul modello di quella già ideata per gli insegnanti, e saranno spendibili per attività culturali, quali uno spettacolo teatrale, una visita ad un museo o ad una mostra d’arte, l’acquisto di libri e cose del genere.
Questa somma di denaro dovrà essere utilizzata per la propria formazione culturale.
Questo provvedimento rappresenta sicuramente un buon punto di partenza perché puntare sull’educazione e sulla formazione culturale dei giovani rappresenta un primo passo per poter formare una persona per un futuro migliore e tutte le battaglie, compresa quella contro il terrorismo, si vincono a partire dal piano culturale.
La mossa dell’ISIS di colpire luoghi di svago non è stata certamente casuale. Sono stati scelti obiettivi precisi, i simboli di una generazione; i terroristi vogliono costringerci a vivere nella paura e nel terrore, distogliendoci dalle nostre abitudini quotidiane. Investire in questo momento sulla cultura è indispensabile, vuol dire continuare a vivere, non fermare la nostra vita per il terrore e la paura di eventuali attentati.
Questo provvedimento, per poter essere veramente incisivo, non deve essere una tantum, ma deve essere reso stabile ed ampliato ad altre categorie, per esempio i neolaureati che potrebbero utilizzare questa somma di denaro per la loro formazione postlaurea, frequentando corsi di lingua, corsi di istruzione di livello superiore oppure semplicemente utilizzarli per l’acquisto di libri o per la visita di luoghi d’arte.
Questo investimento sulla cultura rappresenta solo un primo passo, c’è ancora molto da fare sia sulla formazione dei giovani, così come sulla cultura in generale. Prima o poi si deve iniziare e ciò rappresenta sicuramente un buon punto di partenza, sperando che Renzi mantenga veramente l’impegno e lo ampli sempre più, non rendendolo una delle sue solite boutade elettorali.