La politica può fondarsi sul merito o merito e politica sono due binari paralleli che non si incontrano mai?

Esiste un metodo scientifico, una vera e propria formula matematica per misurare il merito anche in politica e questa teoria viene illustrata nell’ultima opera letteraria di Fabrizio Santori, Consigliere Regionale del Lazio di Fratelli d’Italia e Michele Ruschioni, giornalista de Il Messaggero che hanno illustrato, grafici alla mano, come la teoria del merito sia realmente applicabile alla politica.

C’è spazio per il merito nella era dei televoti per le parlamentarie grilline, dei sondaggi o al tempo del Trota e delle igieniste dentali nei listini bloccati? L’università post ’68 che permette a tutti di laurearsi premia realmente il merito o dà medaglie a tutti e porta tutti sul podio e ciò equivale a non premiare nessuno?

Sono gli interrogativi che questo lavoro editoriale affronta con una chiarezza che ci lascia riflettere.

Interrogativi che vengono posti allo stesso Massimiliano Cencelli, autore del famoso manuale che ha permesso una spartizione matematica dei posti di potere nella Prima Repubblica.

Un libro ricco di spunti di riflessione e di interviste ad importanti personalità della cultura politica italiana. Da Vittorio Sgarbi a Guido Crosetto, passando per Soaud Sbai a Massimiliano Cencelli l’opera ha la prefazione di Giorgia Meloni.

La presentazione del libro si terrà Mercoledì 15 novembre alle ore 18 a Roma presso la libreria Borri Books nell’atrio della Stazione Termini. Oltre agli autori Santori e Ruschioni, interverranno Massimiliano Cencelli, Elena Barlozzari de Il Giornale e il fondatore di www.centro-destra.it Giorgio La Porta.

Il dibattito verrà moderato da Andrea Picardi di Formiche.net 

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