Perché la sinistra e la stampa hanno tanto interesse ad accanirsi sul leader della Lega?

A cura di Giorgio La Porta –  Ero in Parlamento quando, come la goccia d’acqua della tortura cinese, ogni giorno la stampa colpiva l’allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e fomentava il leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini a rompere e far cadere il Governo. 

Non ci riuscirono direttamente, ma logorarono a tal punto quella maggioranza di centrodestra fino a far cedere Berlusconi e lasciare il Governo nelle mani di Mario Monti. I successivi 10 anni di governi di centrosinistra senza che il Pd abbia mai vinto le elezioni, sono ormai storia comune.

Avendo funzionato allora, sanno che la ricetta può tornare ancora utile. Anche stavolta la tempesta perfetta di borse, spread, caro bollette è pronta; al Quirinale c’è ancora un ex ministro del Pd e anche a livello di Magistratura le condizioni non sono cambiate moltissimo.

La stampa ha già iniziato a raccontare di liti furibonde tra Meloni e Salvini per i Ministeri, tanto che la stessa Giorgia Meloni ha mandato un tweet con i virgolettati di un giornale contenenti dichiarazioni mai fatte.

Ma questo è solo l’inizio. In queste ore l’assedio a Salvini è totale. Hanno capito che è l’anello debole della catena e colpendo il leader della Lega spaccano il secondo partito della maggioranza e allora sono possibili mal di pancia, scissioni, assenze e così via.

Se Meloni, Salvini e Berlusconi resteranno uniti per 5 anni non si faranno spaventare, ora come allora, il centrodestra darà all’Italia il Governo più longevo della storia della Repubblica.

Possiamo riflettere e discutere giorni su cosa abbia portato la Lega dal 17 al 34% e dal 34 al 9% e anzi è doveroso fare una analisi dei dati post voto, ma resta il fatto che senza Salvini nella Lega si aprirebbe una stagione di incertezze e instabilità che proprio come avvenuto con la scissione di Di Maio nel Movimento 5 stelle, avrebbe ripercussioni dirette sull’Esecutivo.

Li ricordo gli estremisti draghiani della Lega che durante la pandemia erano più fomentati delle virostar e parlavano di obblighi e dosi come se fossero pop corn; ricordo anche neo senatori con post di elogi a Draghi. Se Salvini cade arrivano loro e ho paura di sapere cosa preferirebbero scegliere in caso di affanno della Meloni. Dopo gli idranti di Trieste non mi fido più di nessuno e non metto la mano più sul fuoco per nessuno. Mi dispiace. 

E’ certo che Matteo Salvini è stato un ottimo Ministro degli Interni e ha ottenuto risultati straordinari sul contrasto dell’immigrazione clandestina, fermando gli sbarchi, tanto da pagare personalmente con un processo per sequestro di persona. Per non parlare del fatto che un mancato incarico agli Interni a Salvini lo esporrebbe a nuove pesanti critiche e accuse di insuccesso.

Giorgia abbia il coraggio di andare oltre alla visione del zero virgola spostato nei sondaggi e non si affidi al manuale Cencelli per distribuire gli incarichi.

Oggi dia fiducia a Salvini e domani quando arriveranno gli uragani e gli scossoni dall’Europa avrà un alleato leale e incasserà il credito. L’alternativa è il caos. Un partito senza un leader forte, guerre tra correnti, fuggi fuggi generale e un partito che se perde 12 senatori manda sotto l’Esecutivo. Che è ciò che mandò al Quirinale il Governo Berlusconi sul bilancio e aprì la stagione di Monti, Letta e così via. 

Una storia già vista, una storia che conoscendo bene dobbiamo evitare di ripetere. Nel bene del popolo sovrano che ha ribadito di voler essere governato dalla destra conservatrice e non dagli inciuci di Palazzo. 

Quali di questi personaggi vorresti vedere con l'incarico di ministro nel prossimo Governo? Puoi esprimere massimo 5 voti.