Silvio Berlusconi potrà ricandidarsi alle elezioni. Ha ottenuto la riabilitazione dal Tribunale di Sorveglianza. Esulta Forza Italia dopo aver ottenuto giustizia.

C’è qualcuno nelle stanze di Forza Italia che non ha mai smesso di sperarci. Qualcun altro diceva più moderatamente di aspettare che prima o poi questa riabilitazione sarebbe arrivata e Berlusconi sarebbe tornato in campo. Ora la notizia è ufficiale:  Berlusconi è ufficialmente candidabile perché gli effetti della legge Severino sono stati annullati dal Tribunale di Sorveglianza. I suoi legali si erano appellati anche alla Corte di Strasburgo che però deciderà in autunno, con i tempi propri della burocrazia europea, ma a questo punto quella sentenza non serve più: se si votasse domenica prossima, il leader di Forza Italia potrebbe essere candidato premier e deputato.

IL DIAVOLO FA LE PENTOLE MA NON I COPERCHI

Nelle 48 ore più delicate della nuova legislatura mentre Salvini e Di Maio tessono la delicata tela per la formazione di un governo giallo-verde, dal portone principale del palazzo rientra l’anziano leader del centrodestra rischiando di far saltare il delicato accordo. Quali conseguenze avrà concretamente questa riabilitazione?

Avere Berlusconi in campo non è un dettaglio da poco anche perché il 90% degli elettori forzisti vota il proprio leader e non il partito. Hanno dimostrato fedeltà assoluta votando un simbolo con scritto Berlusconi ma sapendo che non potesse essere candidato. Ora è di nuovo in campo ed è stata cancellata una ingiustizia oggettiva.

I DANNI DELLA LEGGE SEVERINO

Per l’articolo 27 della Costituzione ‘l’imputato non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva’ ma per questa legge decadi già dal primo grado di giudizio. Abbiamo visto presidenti di regione condannati in primo grado e poi assolti in secondo che nel frattempo sono decaduti dal loro ruolo. A prescindere dalla vicenda Berlusconi questa legge è una mostruosità giustizialista votata anche dal centrodestra. C’è tempo per cancellarla e per discuterne. Non è questo il giorno. Oggi è un giorno di festa per un’intera comunità politica che non ha mai perso la speranza.