Palazzo-Chigi– di GIORGIO LA PORTA – Basta con i listini bloccati, diamo voce agli italiani e la possibilità di mettere le preferenze, così esporteremo a livello nazionale quel bel modello di clientele che c’è a livello locale.

Dopo gli arresti di 5 anni fa in Regione Lazio del primo degli eletti di un partito, poi il primo degli eletti in Comune, poi il caso Fiorito, noi che facciamo? Allarghiamo a tutta Italia il sistema elettorale dei comuni e delle regioni.

Sei mesi fa una prima ondata di arresti, poi la seconda. Una vera e propria cupola per alterare i risultati elettorali e permettere a determinate persone di entrare e controllare il sistema. Persone che dentro al sistema ci sono entrate grazie alle preferenze che non sono un sistema di libertà, ma la maniera migliore per permettere compravendite di pacchetti elettorali sul territorio. I candidati avevano bisogno di soldi per comprare più voti possibili e fare campagne elettorali da sogno.

Ho fatto le ultime 4 campagne per un municipio romano e l’ultima volta ero un consigliere uscente e sono riuscito a raddoppiare i voti, ma ciò non è bastato per essere eletto per soli due voti (e non smetterò mai di ringraziare Dio).

Tu fai la tua campagna elettorale con 5-600 euro e vedi il tuo collega di scranno che spende e spande e spande 20-30 mila euro. Tu non hai i soldi per incontrare tutti i tuoi elettori e giri a piedi casa per casa. Non mi sono potuto permettere neanche una cena, ma ho fatto una serata in parrocchia con la gara dei dolci fatti dalle nonne, mentre altri facevano 15 cene da 100 persone, una ogni sera della campagna. Secondo voi chi aveva più possibilità di essere eletto? E ovviamente una volta arrivata l’elezione, queste persone dovranno essere grate a chi gli ha finanziato quelle cene e quel circo mediatico.

Questo per dire che la corsa è dopata tutta, partendo dal Comune per finire ai municipi, passando per centri anziani, coop e associazioni culturali.

Un consigliere comunale che spendeva 5 milioni per una campagna elettorale non li spendeva in ostriche e escort, ma per creare reti di consenso e dopare i suoi ambasciatori nel territorio. Si vada anche da loro, si vadano ad aprire gli scatoloni nei municipi e lì verrà trovato il marciume più vero. Si vada negli uffici tecnici, si vedano i bandi alle cooperative…e poi si sciolga questo porcaio e si metta a guida del Comune un rappresentante dello Stato e non un signore che dice di non conoscere Buzzi ma che poi dona il primo stipendio alla sua coop.

Questa consigliatura è iniziata proprio male. Le primarie del Pd con le file di rom che per chissà quale alto senso civico andavano a votare dovevano essere un primo allarme. E invece si fa finta di nulla, perché se salta il coperchio esce fuori la merda degli ultimi 20 anni.

Il Comune va commissariato per almeno 10 anni e vanno sostituiti tutti i dirigenti e i funzionari che non hanno fatto altro che assecondare questo sistema. I vari bandi, le delibere e tutti gli incartamenti necessari per permettere alla cupola di fare affari, non venivano scritte dai politici. Possibile che nessuno si sia mai accorto di nulla? Possibile che a Ostia ci sia la mafia e la colpa sia solo del presidente del municipio eletto da meno di due anni? Nessuno si è mai accorto di nulla? Per questo dico che bisogna bonificare e ripulire il comune e impedire che ci siano nuove elezioni. Una mafia che entra ed esce dalle stanze del Campidoglio non ha troppe difficoltà ad entrare nei servizi elettorali e schierare i suoi uomini dentro ai seggi. Sarebbe un vero e proprio gioco da ragazzi alterare così i risultati.

Bisognerebbe fermare poi quel sistema elettorale voluto da Renzi che permetterebbe a queste persone e con gli stessi identici mezzi di candidarsi alle Camere ed essere eletti. Una volta dentro, invece degli assessorati controllerebbero i Ministeri.

Si sto dicendo proprio che bisogna limitare la libertà dei cittadini per salvaguardarne la sicurezza. Le preferenze sono il sistema migliore ma in un contesto di regole certe e non certamente inquinato dalle mafie e dalla corruzione. Nel nostro contesto sarebbe solo il modo di far vincere il più forte sul più debole e certamente una organizzazione criminale avrebbe più soldi e più interessi da investire rispetto al singolo cittadino che si candida per senso civico.

Non entro nel dettaglio della difesa ridicola che il Pd sta facendo a Marino e Zingaretti. Quando con la scorsa consigliatura nevicava a Roma, il Pd chiedeva le dimissioni del sindaco; ora che piovono arresti che coinvolgono membri della Giunta Marino e collaboratori di Zingaretti, allora bisogna far finta di nulla, perché loro sono le vittime e non i carnefici. Sempre gli stessi ipocriti e giustizialisti a giorni alterni. A proposito. Siete così sicuri di voler candidare Roma alle Olimpiadi?