A cura di Riccardo Boccolucci – L’accordo per il centrodestra unito ha preso forma. Ieri sera Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, in un vertice a Palazzo Grazioli, hanno firmato il programma della coalizione che verrà depositato entro domenica.

 Il documento programmatico, ampiamente condiviso dai tre leader, si compone di 10 punti:
  1. Meno Tasse: riforma del sistema tributario con l’introduzione di un’unica aliquota fiscale (Flat Tax) per famiglie e imprese , stimolando così investimenti pubblici e privati;
  2. Sicurezza: lotta al terrorismo tramite il blocco degli sbarchi con respingimenti assistiti e stipula di trattati e accordi con i Paesi di origine dei migranti economici;
  3. Giustizia: adeguamento dei tempi dei processi nella media UE, piano straordinario di smaltimento delle cause arretrate, risarcimento agli innocenti, non appellabilità delle sentenze di assoluzione;
  4. Famiglia: piano straordinario per la natalità con asili nido gratuiti e consistenti assegni familiari più che proporzionali al numero dei figli e ricerca della piena occupazione per i giovani attraverso stage, lavoro e formazione;
  5. Stato più efficiente: Chiusura effettiva di Equitalia con libertà per gli Enti locali di decidere i metodi di riscossione e un piano per il Sud che prevede lo sviluppo infrastrutturale e industriale del Mezzogiorno, con un uso più efficiente dei fondi europei e l’obiettivo di azzerare il gap infrastrutturale e di crescita con il resto del Paese;
  6. Meno Europa: revisione dei trattati e tutela in ogni sede degli interessi italiani a partire dalla sicurezza del risparmio e della tutela del Made in Italy, con particolare riguardo alle tipicità delle produzioni agricole e dell’agroalimentare;
  7. Aiuto ai bisognosi: azzeramento della Legge Fornero, aumento delle pensioni minime e estensione delle prestazioni sanitarie;
  8. Cultura, Tecnologia e Turismo: sviluppo e promozione di Cultura e Turismo, sostegno delle Start-Up innovative e più tecnologie innovative applicate all’efficientamento energetico;
  9. Istruzione e Sanità Pubblica: Incentivazione della competizione pubblico-privato a parità di standard e rilancio dell’Università italiana per farla tornare piattaforma primaria della formazione; centralità del rapporto medico-paziente nel circuito dell’assistenza sanitaria;
  10. Governo centrale e Autonomie Territoriali: elezione diretta del Presidente della Repubblica, riduzione del numero di parlamentari , introduzione del vincolo di mandato e modello di federalismo responsabile che armonizzi la maggiore autonomia prevista dal titolo V della Costituzione e già richiesta da alcune regioni in attuazione dell’articolo 116, portando a conclusione le trattative attualmente aperte tra Stato e Regione.