riforma– a cura di Giorgio La Porta – Ho messo la faccia in un video a sostegno del No, perché ritengo che queste riforme siano pericolose per la nostra democrazia. In poche ore il video ha raggiunto decine di migliaia di persone ed è diventato virale. Il centrosinistra non ha mai vinto al Senato negli ultimi 15 anni. Il centrosinistra, casualmente elimina proprio il voto al senato.

Un po’ come se dopo 4 derby persi facessi togliere la mia porta in modo da non far segnare gli avversari. Questa è la riforma del Senato.

Ho voluto appositamente tenere fuori la pagina e il giornale centro-destra dal video, perché nella nostra realtà c’è anche chi sostiene il sì ed è giusto che abbia il suo spazio e la sua libertà di espressione su questa, che seppur schierata, resta una piattaforma aperta.

E’ da ieri che rispondo a decine di commenti sui vari gruppi social che stanno condividendo il video che al momento conta qualche centinaio di condivisione e circa 10 mila visualizzazioni. Mentre rispondevo ascoltavo Renzi in tv che provava a fare l’antico ragionamento per assurdo.

Se dimostro l’assurdità dell’opposto al mio ragionamento sto affermando la veridicità del mio. Una normalissima e antichissima forma di ragionare, con radici nell’antica Grecia.

Si è accesa la lampadina e ho pensato: se nel 2008 (unica vittoria del centrodestra col porcellum) ci fosse stata questa riforma costituzionale, Berlusconi avrebbe avuto la maggioranza in Senato?

Ricordo che nelle elezioni del 2008, quelle del meno male che Silvio c’è e di Rialzati Italia, il leader del Pdl vinse con 5 milioni di voti su Veltroni e ben 8 punti di vantaggio. Un vantaggio non da poco che gli attribuì una larghissima maggioranza anche al senato.

Ebbene, sono andato a vedere quali regioni avrebbero votato per il Senato se fosse stata in vigore la Renzi Boschi e il risultato mi ha fatto saltare sulla sedia.

Le regioni allora guidate in maggioranza dal centrosinistra non avrebbero mai appoggiato Berlusconi per governare, seppur egli avesse vinto le elezioni con un vantaggio di milioni di voti. Allora ecco che il mio ragionamento funziona anche per assurdo.

Non solo la sinistra abolisce il voto al Senato visto che non riesce a vincere da 15 anni nella camera alta, ma bensì impedisce anche agli altri di vincere questa camera.

Non ci saranno più governi che non saranno del PD; non ci saranno più leggi che non piaceranno al PD. Pensate quale opposizione dura e spietata farebbero le regioni ad un governo lontano dalle loro posizioni. Già in passato, ogni singola legge del governo di centrodestra è stata impugnata dalle regioni di fronte alla Corte Costituzionale. Adesso diventerebbe impossibile approvare una legge sgradita al Pd.

Poi anche qualora piacesse al PD, la palla passerebbe a Mattarella che dovrebbe firmarla. E anche qualora Mattarella desse il suo ok la palla passerebbe alla Corte Costituzionale.

Beh, ovviamente è tutto più semplice.

Mi raccomando cari moderati di centrodestra, tutti in fila per consegnare il Paese per i prossimi 20 anni al PD.