L’unità del centrodestra è fuori discussione. I veti incrociati non funzionano mai e il centrodestra è una realtà che governa 4 regioni e amministra milioni di cittadini. Se Salvini spegnesse il telefono, consegnerebbe Di Maio al PD e al giglio magico.

Ognuno può proiettarsi i film di gloria che meglio crede, sempre che qualcuno non ti stacchi la spina del proiettore. Non è mai avvenuto che qualcuno chi arrivi secondo con il 32% dei voti e il 35% dei parlamentari voglia dare le carte e decidere le regole del gioco con chi ha ottenuto il 37,5% e il 43% dei parlamentari.

Finite le elezioni i partiti non si contano più sulle percentuali del voto ma sulle truppe parlamentari e il centrodestra è la forza di maggioranza relativa che in maniera compatta ha conquistato la maggioranza dell’ufficio di presidenza del senato e della camera, proprio grazie alle sue truppe parlamentari.

Un centrodestra che governa in 4 regioni e che amministra migliaia di cittadini sotto la stessa unica coalizione non può essere un dettaglio da sottovalutare per puro comodo.

Non è possibile dire mi prendo solo la lega del 17% e lascio fuori il restante 20% solo perché così a confronto sei numericamente più grande.

5 anni fa a parti inverse fu Bersani a mettere dei veti su Berlusconi sperando in un accordo con Grillo, ma Grillo rispose picche e una volta rientrato in partita Berlusconi, la prima testa a saltare fu proprio di quel Bersani che aveva messo il veto.

I veti non pagano e la scelta odierna di Di Maio può costargli davvero cara. Basterebbe infatti che Salvini dichiarasse che lo stesso centrodestra che sta correndo unito per la conquista del Friuli non fosse disponibile a trattare con chi vuole dividere questa realtà, per far abbassare la cresta a chi vorrebbe imporre la sua visione del mondo a tutti.

Si potrebbe fare ancora di più. Cosa avverrebbe se Salvini spegnesse il telefono? Di Maio sarebbe costretto a formare un governo con il Pd e rimangiarsi mesi e mesi di propaganda su Maria Etruria e così via. Li voglio vedere governare con il Pd.. 6 mesi di logoramento misto suicidio e poi si torna al voto. E lì ci divertiamo!