Centrodestra tra il 47 e il 50% in tutti i sondaggi dei maggiori istituti. Nessun sondaggio dà un vantaggio al centrosinistra e 5 stelle. Altro che crisi, se si votasse domani vincerebbero i sovranisti. Tutti i numeri.

A cura di Giorgio La Porta – Dal 2018 in poi non solo il centrodestra non è mai sceso sotto quel 43% di voti effettivamente ottenuti alle elezioni politiche del 4 marzo, ma è cresciuto ulteriormente sfiorando, sorpassando e rimanendo attorno al 50%, ovvero la maggioranza assoluta del voto popolare.

La conseguenza è una sola ed è chiara e lineare: se si votasse domani Matteo Salvini sarebbe il nuovo Presidente del Consiglio italiano e guiderebbe una coalizione sovranista.

Andiamo però a documentare queste affermazioni alla luce degli ultimissimi 7 sondaggi pubblicati dai maggiori istituti. Primo tra tutti è Noto sondaggi che a Porta a Porta dà il centrodestra al 50% con una leggera flessione dalla scorsa settimana quando era addirittura al 50,5%.

SWG dà il centrodestra al 49,9%. Passando poi per Termometro Politico che attribuisce al centrodestra il 49,6%.

Passiamo al Corriere della Sera con Ipsos che dà al centrodestra il 47%, mentre se andiamo a EMG per la trasmissione di Rai 3 Agorà, il centrodestra è sempre in vantaggio con il 48,8 dei voti. Se andiamo invece a SWG per il  Tg La7 condotto da Enrico Mentana, la coalizione guidata da Matteo Salvini è al 48,1.

Una conferma alla tesi illustrata fin qui arriva anche dalla supermedia dei sondaggi fatta da Youtrend che prende in esame 5 istituti demoscopici: Tecnè, Emg, ixe, swg, Ipsos e anche questa media fatta in maniera assolutamente professionale e indipendente dà il centrodestra in vantaggio con il 48,7 contro una coalizione governativa al 43,2.

C’è poco da annebbiare la vista sparando numeri sui grandimenti e i consensi personali: se domani si votasse Matteo Salvini sarebbe il nuovo Presidente del Consiglio e guiderebbe una coalizione sovranista di centrodestra con Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi.

Ciò che avviene in questi giorni nei sondaggi che vedono la Lega scendere è un semplice assestamento interno alla coalizione, voti che escono da Salvini e che tornano a Berlusconi o dalla Meloni (che nell’ultimo anno ha raddoppiato i suoi consensi).

Mentre la coalizione di Salvini è unita, i sondaggisti danno come per scontata una cosa che non è affatto scontata, ovvero che il centrosinistra si presenti alle elezioni insieme al Movimento 5 stelle come fossero le elezioni regionali dell’Umbria.

E’ un dettaglio non affatto secondario, perché se il candidato premier non sarà Conte ma sarà il PD a volerlo imporre, quanti saranno gli elettori grillini a voler votare uno Zingaretti della situazione? Ed è poi così scontato che Italia Viva debba essere conteggiata in quella coalizione? Tutti sicuri che Renzi andrà a fare campagna elettorale porta a porta per Conte e Di Maio?

Non contenti della supermedia fatta da Youtrend, abbiamo preso in esame ulteriori istituti demoscopici e alla fine, la nostra analisi è stata fatta sui sondaggi di swg, emg, ixe, ipsos, tecnè, noto sondaggi e termometro politico. Abbiamo preso in esame i maggiori sondaggisti che curano ricerche per le maggiori testate nazionali. Nonostante ciò siamo sicuri che non piacendo i risultati a qualcuno, verremo accusati di faziosità. Ma è sempre meglio essere faziosi che ottusi.

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