E’ stata formalmente presentata la cosiddetta quarta gamba del centrodestra. Tanti piccoli partiti messi insieme per non sparire. Si chiamerà ‘Noi con l’Italia’ e il logo ricorda molto quello del Polo della Libertà prima e del Popolo della Libertà poi, sia per il font usato, sia per i colori, sia per il tricolore.

Avremmo potuto scrivere un articolo di presentazione del movimento ma da quando è stato lanciato il logo in rete si è scatenato un dibattito fortissimo sulla necessità di questo partito a quell’alleanza di centrodestra che è data vincente da tutti i sondaggi.

Chi come Lupi ha votato tutte le fiducie ai governi di centrosinistra ed è attualmente capogruppo di un partito alleato del Pd è possibile che sia candidato con il centrodestra? Per opportunità politica si sarebbe dovuto dimettere almeno da capogruppo ma invece tutti possono fare tutto e così ci prendiamo un soggetto che in quanto capogruppo partecipa alle conferenze dei capigruppo con le quali Renzi riesce a calendarizzare i suoi provvedimenti.

Gli altri fortunatamente si conoscono poco, e hanno quasi tutti sostenuto il plebiscito di Renzi. A partire proprio da Tosi che si è schierato nella sua Verona contro il candidato vincente del Centrodestra. E’ giusto che anche lui diventi un deputato della nostra coalizione? Come si dovrebbe comportare un elettore che tre mesi fa ha votato centrodestra contro Tosi e oggi se lo dovesse trovar candidato in un collegio?

Stesso vale per gli altri soggetti che hanno preso parte alle vicende dei governi Renzi, Letta e Gentiloni.

L’unico che non è mai stato con il Governo è Fitto che altresì ha sempre fatto una dura opposizione al Nazareno ma che si ritrova nello stesso partito del Vice Ministro dell’Economia Zanetti.

Questa quarta gamba del centrodestra può rappresentare un valore aggiunto importante sui singoli collegi uninominali. Quando si vota con il maggioritario basta una manciata di voti in più per vincere un singolo collegio e strapparlo agli avversari e secondo alcuni sondaggisti, un soggetto centrista nella coalizione potrebbe portare fino a 3-4 punti in percentuale. Questi voti se omogenei nel territorio potrebbero portare alla coalizione di centrodestra un buon numero di collegi, ma a che prezzo?

Lo chiediamo a voi che da qualche giorno state riempendo la nostra bacheca facebook di commenti. Vi poniamo la domanda in maniera chiara e diretta mettendovi di fronte ad una ipotesi concreta. E’ meglio vincere grazie ai voti della quarta gamba o perdere le elezioni politiche senza quei voti? Commentate e condividete per far votare anche i vostri amici.

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