parisi-di Riccardo Pilat- L’estate sta finendo e la politica italiana ha cominciato ad accendere i motori in vista del referendum costituzionale. Protagonista indiscusso del dibattito interno al panorama politico del centrodestra nazionale è sicuramente Stefano Parisi, già city manager ai tempi dell’era Albertini a Milano. Un uomo che nel corso del periodo estivo, su mandato del Cavaliere, ha cominciato un’attenta analisi dello stato del partito berlusconiano in vista anche di un suo contributo programmatico di idee e di contenuti per la leadership dell’area moderata.

Tra polemiche dei big azzurri come Brunetta, Gasparri e Toti, affondi di Salvini e Meloni e apprezzamenti da Lupi, Quagliariello e Maroni, il nuovo aggregatore del centrodestra italiano si muove tra una manifestazione e l’altra, tra un giro di valzer e l’altro dei centristi (si veda presentazione de libro di Valerio Onida e di Gaetano Quagliariello) e tra i populisti, come nel caso della festa della Lega.

Parisi giorno dopo giorno, attraverso la stampa, ha spiegato le sue idee e i suoi progetti per la ricostruzione di un programma credibile e competitivo per far tornare l’area dei moderati nuovamente protagonista, un progetto che riunisca le anime liberali e popolari e ponga l’attenzione sui punti forti del centrodestra italiano: federalismo, premierato forte, sfiducia costruttiva sul modello tedesco, ammodernamento delle istituzioni con l’abolizione del Senato e assemblea costituente.

Le sue posizioni per il referendum sono chiare: un NO alla riforma Renzi-Boschi ma con la riserva di portare avanti una legislatura che faccia ciò che realmente il paese ha bisogno in breve periodo. Tanti temi e spazi di manovra per mister Chili che in vista della sua convention continua i suoi viaggi per ascoltare tutte le anime di quel mondo che giorno dopo giorno tenta di ricomporre. La sua presenza infatti è attesa alla manifestazione a Fiuggi di Antonio Tajani e a quella di Gaetano Quagliariello a Matera per poi giungere da protagonista e pronto con la sua squadra a Milano a metà settembre alla sua nuova “Leopolda azzurra”.

Un momento in cui si conosceranno gli architetti e i carpentieri della nuova rivoluzione liberale 3.0 e si valuterà anche la forza del nuovo aggregatore, visto che nello stesso periodo ci sarà la manifestazione a Pontida di Matteo Salvini in compagnia di Marion Le Pen. Una prova e una sfida di leadership di un’area attualmente senza timonieri ma che con un padre nobile quale Silvio Berlusconi sta dando, come nel passato, il giusto indirizzo per la svolta e un’ottima guida per continuare il suo percorso: ad maiora Stefano Parisi!