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ATTENTATO A ROUEN – IL SANGUE DEI MARTIRI TORNA A SCORRERE IN EUROPA

Padre Jacques

– A cura di Francesco Severa – Martire significa testimone. Un Uomo pronto a testimoniare con la vita l’esistenza di qualcosa di più grande di se stesso. “Un martire è qualcuno che ama così tanto qualcosa che sta fuori di lui da dimenticare la propria vita”. E’ un atto estremo d’amore: quell’amore che permetteva ai primi martiri cristiani di affrontare la morte sulla sabbia del Colosseo con una terrificante felicità. Padre Jacques si è trovato innocente vittima di un male indicibile. Ha testimoniato con il suo sangue l’amore di Dio. Noi cristiani sappiamo che per questo oggi egli ha ricevuto la sua “corona di giustizia” che il Signore, giusto giudice, gli ha consegnato. Nulla di tutto questo si può trovare nella sanguinosa barbarie di quelle bestie, che in nome di una distorta idea di islamismo, disprezzano Dio e l’Uomo. Disprezzano il nostro Dio e la nostra idea di Uomo. Pronti a versare sangue innocente sull’altare di una Chiesa; un sacrificio umano in odium fidei. Noi cristiani sappiamo però che Cristo ha vinto il mondo; sappiamo che il male ha già ricevuto la sua condanna inappellabile; sappiamo dunque che non possiamo non perdonare. Anzi sappiamo che questi miseri hanno già ricevuto la loro misericordia da Dio e che dunque noi non abbiamo il diritto di negargliela. Misericordia non significa però rassegnazione. Perdono non significa indifferenza. C’è qualcuno che pensa che il miglior modo per affrontare il terrorismo islamico passi per la negazione della realtà. Si pensa sia necessario ignorare la matrice religiosa di questi delitti; si pensa che sia necessario mostrarci aperti ed accoglienti al punto di rinunciare a quello che siamo; si pensa che sia necessario perfino mostrarci colpevoli perché ci venga concesso il dialogo che tanto cerchiamo. I ponti però si costruiscono solo su solidi pilastri. Non si può dialogare se non siamo prima consapevoli di ciò che la nostra Civiltà, che il nostro Cristianesimo, rappresenta. Non si può dialogare abbandonandosi al relativismo dei valori. Non si può dialogare se non si è orgogliosi delle proprie radici e della propria fede. Sapremo trasformare quel sangue dei martiri che torna a scorrere in Europa dopo due secoli in un seme di speranza? Padre Jacques oggi è a testimoniare che l’Europa, madre della Civiltà, è sotto attacco. La sua luce sarà la nostra Salvezza.

 

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