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IL GAYPRIDE VA BENE MA POI INVOCATE I CARRI ARMATI SUL FAMILY DAY?

Meno di una settimana fa a Roma hanno sfilato i variopinti carri del gay pride. Nessuno ha detto niente e anzi il Sindaco si è messo in prima fila con tanto di fascia a reclamare quei diritti civili che il suo Governo e il suo partito non sono in grado di approvare. Una manifestazione che trovo legittima ma che non condivido per alcuni aspetti eccessivi e carnevaleschi che danno una visione alterata della realtà glbt. Per non parlare del cattivo gusto di chi va nudo in strada o si frusta nelle piazze della storia del cristianesimo mondiale. Ma passi anche questo e per essere liberal dico che ognuno fa quello che vuole e si fa giudicare per come sfila.

Oggi apro twitter e scopro che c’è a Roma il Family day. Ne ricordo uno nel lontano 2007. Mi accorgo subito di una aggressività spropositata da parte della rete.

Nel migliore dei casi si ironizza sui preti pedofili e sui tradimenti, ma in molti casi la rete è più pesante e volgare e massacra questo evento. C’è chi arriva a dire che dovrebbe essere proibito e che è una manifestazione di carattere fascista e incostituzionale.

Insomma, tutto il mondo è Charlie Hebdo e vuole la libertà di espressione degli altri, gli enti locali danno i patrocini e i soldi della collettività per organizzare discutibili parate di gente nuda per le strade; quando poi scendono in piazza gli oratori e le pericolose famiglie con mamme e papà accompagnate dalle suore con le chitarre, allora il pericolo di fascismo è così alto che dovremmo far intervenire i carri armati in puro stile Tienanmen e far reprimere nel sangue questa pericolosa manifestazione omofoba.

Ma state impazzendo o cosa? Sono liberale e ho sempre difeso i diritti civili e chi si batte per veder riconosciuto il sacrosanto diritto alla felicità dell’individuo.

Non posso sopportare questa intolleranza nei confronti delle famiglie naturali e della Chiesa, anche se questa è lontana un milione di anni luce dal mio pensiero.

State davvero sognando un Paese che possa proibire a qualcuno di manifestare in piazza? Che metta il tappo ad alcuni pensieri e che dica ciò che è lecito o illecito pensare?

Non capite che in uno scontro frontale non potete fare altro che farvi male?

Ricordo il World Gay Pride di Roma, 15 anni fa. Cosa è cambiato in quasi un ventennio? Assolutamente nulla. Qualcuno è diventato parlamentare, qualcun altro Consigliere comunale, qualcun altro semplicemente ricco sfondato. Ma per il resto siamo come e peggio di prima. Sarà il caso di fare una brevissima analisi e vedere in cosa bisognerebbe cambiare rotta?

Sarà il caso di smetterla di attaccare frontalmente una Chiesa Cattolica che ha il consenso e la fiducia dell’80% degli italiani che sentono più vicino il Papa del Presidente della Repubblica?

Lo capite che se è vero che le famiglie gay non tolgono nulla alle famiglie etero è vero anche il contrario?

Ma ho il sospetto che l’isteria collettiva di oggi nasconda una vecchia radice… Ricordo che durante il Family Day del 2007 si mise una pietra tombale sui famosi Pacs-Dico e che poco dopo crollò vergognosamente il Governo di sinistra di Prodi-Bertinotti. Non sarà che tutto questo nervosismo sia dettato dal terrore che tra qualche mese Renzi e la sua minoranza se ne vadano a casa e si torni a votare di nuovo? Perché allora vuol dire che qualcuno prima di vedere gli attacchi delle famiglie e i diritti civili, mette al primo posto i diritti privati del proprio partito. E questo non fa propriamente bene alla causa di nessuno.

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