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INDIANO TENTA DI RAPIRE BAMBINA MA VIENE LIBERATO 2 VOLTE

carabinieri indiano A cura di Giorgio La Porta – Pare stia facendo di tutto per essere messo dentro, dalla droga al rapimento di una bambina, ma poverino proprio non ci riesce e viene liberato ogni volta. Cerco di leggerla così solo per non farmi salire la pressione e dar fuoco al mio codice penale che ho accanto. Possibile che non ci sia un codicillo, una prassi, qualche diavoleria del diritto per tenere un soggetto che è stato rilasciato già due volte? Vi racconto in breve la vicenda. Uomo indiano di 43 anni, è stato indagato per il rapimento di una bambina a Ragusa. Ha precedenti per droga ed è senza permesso di soggiorno. E’ stato rimesso in libertà in attesa della convalida del fermo.

Due giorni fa la magistratura chiede una mobilitazione dei Carabinieri che lo ritrovano in un casolare con altri extracomunitari. Lo portano in caserma dove viene ascoltato per ben 7 ore e dove ovviamente ha negato tutto. Ovviamente è stato rimesso in libertà. Nel nostro codice non è punito il tentato rapimento. Mannaggia i pescetti. Se prendi in prestito una ragazzina sulla spiaggia e tenti di scappare non fai nulla di male.

Non farò mai battaglie per dotare i privati cittadini di pistole ma come sarebbe finita se quel padre avesse avuto una pistola con sé sulla spiaggia? Una madre e un padre che oggi sono a Ragusa e che stanno passando coi loro figli qualche ora di serenità, possono stare tranquilli sapendo che questo soggetto sia ancora in piena libertà? Quante volte dovrà rifarlo prima di essere sbattuto in maniera definitiva in carcere? I magistrati e i giudici applicano le leggi e pare non vi fosse nessuno spazio giuridico per procedere con la custodia cautelare. Ciò non vuol dire che la gente debba avere paura di vivere o di andare sulla spiaggia coi propri figli. Fate qualcosa, prima che la gente si ribelli, corra ad armarsi e la prossima volta faccia un linciaggio di un soggetto che per il nostro Stato è un innocente da rimettere in libertà.

Ecco il video del Tg5 del 21 agosto 2016.

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