Il Movimento 5 stelle di Conte aderisce al gruppo LEFT, il gruppo di estrema sinistra di Fratoianni e Carola Rakete.
Giorgio La Porta – Bruxelles. Li hanno provati un po’ tutti ma, stranamente, nessuno li ha voluti. In questi anni i deputati del Movimento 5 Stelle hanno provato a entrare nel gruppo dei Liberali di Macron chiamato Renew Europe (il gruppo di Renzi e Calenda) ma il sostegno di Giggino di Maio ai gilet gialli compromise il loro ingresso. Per qualche tempo, poi, provarono con il gruppo dei socialisti dove siede il Pd ma anche in quel caso il gruppo preferì sfilargli qualche deputato e far morire lì ogni ambizione. Poi tentarono con il gruppo dei Verdi che gli dimezzò il gruppo portandosi via metà delegazione.
Adesso pur di non restare nel calderone dei non iscritti insieme a Orban, il Movimento 5 stelle si trova di fronte a una scelta epocale. Non può andare a destra, visto che è candidato ovunque con il Pd ma non vuole neanche restare isolato.
A differenza dell’Italia dove il gruppo misto è un vero gruppo con uffici, budget e un riconoscimento ufficiale, a Bruxelles i non iscritti sono un non gruppo, ovvero una specie di limbo dantesco dove la gente si aggira in attesa di non si sa bene cosa. Forse il Movimento 5 stelle con i suoi 8 deputati per la prima volta non sarà nel limbo, ma ha preferito il girone dei comunisti nel gruppo the Left, lo stesso gruppo dove siede Ilaria Salis, Mimmo Lucano, il KKE (una specie di Rifondazione comunista greca).
Vi ricordate quando dicevano ‘non siamo nè di destra nè di sinistra”? Beh è trascorso un secolo, ora non solo vanno a sinistra, ma puntano all’estrema sinistra.
Ma la cosa non è così scontata. Al momento gli 8 grillini (che sarebbero una manna dal cielo per un gruppo che arriva a malapena a 50 membri) hanno fatto formalmente una domanda di adesione, ma potranno entrare solo che il gruppo avrà analizzato le loro posizioni e la loro storia. Gli viene contestato infatti di aver partecipato a un governo insieme a Matteo Salvini.
In queste ore i rappresentati di Conte, il primo premier a fermare gli sbarchi e chiudere i porti insieme a Salvini, sono andati a chiedere al gruppo di Carola Rackete che invece quei barconi di clandestini li conduceva di entrare nel loro gruppo. E la Rackete dovrà esprimere il proprio voto, insieme allo stesso Mimmo Lucano che ai tempi del Governo Conte contestava duramente quei provvedimenti sui migranti.
No, non è un circo è ciò che avviene in queste ore a Bruxelles, città di gironi e di smemorati.