Primo sondaggio sui referendum dell’8 e 9 fotografa una situazione che difficilmente sarà ribaltabile.

Tempi duri per la sinistra che da tre anni ripete continuamente che Giorgia Meloni non ha la maggioranza degli italiani dalla sua parte. Stando agli ultimi sondaggi neanche il cosiddetto campo largo riuscirebbe a mobilitare la maggioranza degli italiani su un tema così importante come i 4 referendum sul lavoro e sulla cittadinanza veloce. E sarebbe molto grave se la sinistra perdesse terreno proprio sul tema del lavoro e dell’immigrazione.

Ma procediamo a gradi. I 4 referendum per essere validi hanno bisogno del 50% degli elettori e già alle ultime elezioni europee con Elly e Giorgia candidati il quorum è rimasto sotto l’asticella del 50. È difficilissimo pensare che la sinistra da sola riesca a mobilitare più del doppio dei suoi elettori su un tema come l’immigrazione, anche perché se avessero quegli elettorim li avrebbero già mobilitati alle europee. Pensare che il PD convinca l’ala destra ad aumentare il quorum per rendere valido il referendum è una follia allo stato puro.

A inizio settimana i leader del centrodestra si sono pronunciati a favore dell’astensione dal referendum e la strada per il comitato del SI è tutta in salita. Stranamente artisti e culturoidi sinistri sono molto freddi per questa campagna elettorale iniziata da poche ore, forse perché nessuno vuol mettere la faccia sull’ennesima batosta in arrivo.

Ma parliamo dei primissimi sondaggi, realizzati da Ipsos per il Corriere della sera. La maggioranza degli italiani, il 63% già sa dell’esistenza dei referendum ma solo una fetta tra il 32 e il 38% è sicura che andrà a votare. Mancano 20 punti al quorum a 30 giorni dal voto e come faccia la sinistra a recuperare 10 milioni di voti in meno di un mese è un puro mistero. Tanto che stanno già partendo le analisi del post voto dicendo che sarà un successo sopra quota 35%. Il referendum fallisce ed è quasi sicuro e il fatto che i soliti scienziati sinistri stiano cercando delle giustificazioni di un flop annunciato, è il miglior sondaggio e rende l’idea di quale sia il clima sul referendum.

A proposito, ci chiamiamo centro-destra e non siamo assolutamente indipendenti.

Siamo da 10 anni la voce social degli elettori del centrodestra e siamo molto contenti che i leader del centrodestra in maniera unitaria abbiano scelto la via dell’astensione. Avevamo iniziato qualche mese fa questa battaglia, ma ora la nostra posizione è ufficiale. Per questo le nostre pagine social daranno voce alla campagna del non voto. Perché non votare al referendum è un diritto. I padri costituenti avrebbero potuto mettere un obbligo e invece hanno deciso di mettere il quorum per farvi decidere se partecipare o meno. Con buona pace della sinistra che urlerà allo sgarbo istituzionale e alla limitazione della vostra libertà.

Se ci fossero le elezioni domenica prossima, chi voteresti? (Partiti in ordine alfabetico)