Pubblicato uno studio dell’ISPI-CESVI secondo il quale se resterà costante il basso tasso di sbarchi di clandestini l’Italia avrà 2 miliardi di risparmi già nel prossimo bilancio.

Sembrano trascorsi secoli dalle proposte di legge sulla modifica dello Ius Soli e arriva oggi uno studio che dimostra come con meno sbarchi, solo quest’anno l’Italia risparmi oltre un miliardo di euro che, a regime dal prossimo anno diventeranno 2 miliardi. Si tratta di spese di assistenza sanitaria e di accoglienza per migranti che sarebbero arrivati se le politiche governative non avessero preso una svolta drastica.

In 12 mesi gli sbarchi si sono ridotti dell’80% e questa riduzione comporta direttamente un risparmio nelle tasche degli italiani. Ogni migrante ha un costo giornaliero di 27 euro per l’accoglienza più altri 8 per l’assistenza sanitaria e formazione per un totale di 36 euro al giorno, ovvero circa 13 mila euro l’anno.

Nello studio non sono però calcolati i costi dei potenziali rischi legati all’immigrazione clandestina, dalle possibili introduzioni di malattie, passando per l’aumento della criminalità al potenziale spaccio, oltre ai danni legati all’economia per l’immissione di manovalanza a basso costo. Tali costi non possono essere calcolati solo perché sono potenziali e nessuno può calcolare cosa faranno queste persone una volta arrivate.

Non sapremo mai se su un barcone ci possa essere un potenziale stupratore, un terrorista o il prossimo premio Nobel per la fisica; sappiamo però, numeri alla mano che con il diminuire degli sbarchi diminuiscono le spese a carico degli italiani già tartassati.

Non ci voleva una scienza a capirlo ma ora, grafici alla mano, ne abbiamo la dimostrazione. Bisogna solo andare avanti nella strada intrapresa, con coraggio e determinazione.

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