cba49-marinetti_futurista_depero-1038x576– a cura di Riccardo Boccolucci – Perché una rubrica che si occupa d’arte e cultura in un giornale politico?
La risposta è questa: l’Italia ha il più grande patrimonio culturale a livello mondiale; come è stato detto ad Atreju qualche giorno fa, la cultura “potrebbe essere il nostro petrolio”.
Un centrodestra che punti a ristrutturare il sistema politico italiano deve avere un occhio di riguardo per l’arte e la cultura, elaborando politiche del Turismo innovative e sostenibili.

Perciò lo scopo di questa rubrica, che preferiremmo chiamare “spazio culturale”, sarà non solo quello di scoprire e riscoprire i tesori del nostro Paese, ma bensì quello di elaborare proposte all’avanguardia per poter sfruttarli al meglio; inoltre sarà uno strumento d’inchiesta riguardante lo stato in cui grava il turismo in Italia.

Questa considerazione “totale” dell’arte ci ha spinti a scegliere come nome per la nostra rubrica: “Artecrazia”.
L’Artecrazia è quel concetto elaborato dagli artisti futuristi sulla spinta dell’unione tra Arte e Politica, tra Pensiero ed Azione.
Il messaggio che vogliamo diffondere è che senza lo sviluppo di una buona politica, l’arte non potrà mai essere adeguatamente salvaguardata.