1) Nonostante l’incostituzionalità, il referendum catalano ha delle basi storiche o politiche valide?

La Catalogna non è mai stata indipendente, anzi quando si formò la Spagna moderna nel 1492 con l’unione tra il regno di Aragon e quello di Castilla la Catalogna era una contea del regno di Aragon che ebbe come capitale prima Huesca e poi Zaragoza due città ove si parla il castellano e da allora ne hanno sempre fatto parte quindi a tutti gli effetti la Catalogna è socio fondatore della Spagna a differenza di altre realtà regionali come Valencia che nel 1492 era un regno indipendente e fu conquistata successivamente o l’Andalusia che era occupata dagli arabi. In compenso è vero che la Catalogna ha sempre goduto di una forte autonomia seconda solo ai paesi Baschi che però a loro volta furono regno indipendente.
Questa autonomia catalana fu sospesa ai tempi di Franco e restituita con la costituzione democratica del 1978 e ampliata successivamente.

2) La mancanza di compromessi della coalizione indipendentista è stato il fattore scatenante delle violenze ?

Tutto nasce dalla bocciatura dello nuovo statuto catalano del 2006 dalla Corte Costituzionale spagnola su un ricorso del PP. Questo fatto ha generato una svolta indipendentista nel partito di CyU di centrodestra che sino ad allora è sempre stato autonomista, ma non indipendentista. In realtà è sempre stata una minaccia per imporre a Madrid l’apertura di un tavolo di trattativa che però Madrid ha sempre rifiutato. Da lì un lungo processo di attacchi al governo spagnolo fino all’escalation di oggi. Certamente, secondo la mia opinione, da Madrid avrebbero dovuto dare alcuni segnali di dialogo, ma di certo questo non giustifica la follia di oggi che sarebbe una disgrazia politica ma soprattutto economica per la Catalogna.

3) Come sarebbe potuta intervenire l’Europa?

L’Europa credo che abbia attuato bene difendendo la costituzione spagnola e il suo rispetto, forse avrebbe spingere di più le parti al dialogo, ma ovviamente non é cosa facile viste le rigidità delle parti coinvolte.

4) La grande voglia di libertà dallo stato centrale che tanto era voluta e desiderata non ha portato nemmeno la metà del popolo catalano a votare. Non è questa una sconfitta?

Certamente come lo è stata il referendum consultivo sempre sull’indipendenza e svoltosi in Catalogna nel 2014 dove anche allora, in condizioni sicuramente migliori di oggi, votarono meno del 40% degli aventi diritto al voto. Infatti una delle assurdità è che dopo quel referendum si pensava che si sarebbero fermati, invece hanno continuato con una arroganza che li fa apparire  una classe politica cieca che governa la Catalogna senza nessun rispetto delle regole civili.