Tamponi e isolamento per chi atterra in Italia. “Se ne parlerà al Consiglio Europeo”- afferma la Vice Presidente della Commissione Europea. Intanto crollano le prenotazioni turistiche in Italia (-54% degli stranieri). Molti saranno costretti a disdire.

A Bruxelles destano preoccupazione gli inasprimenti delle regole per entrare in Italia anche per i vaccinati. L’ormai famoso Green Pass che prende il nome non dalla carta riciclata sulla quale viene stampato, ma dal verde del semaforo, nasceva come provvedimento per far circolare i cittadini all’interno della Ue senza troppi problemi, ma nel tempo soprattutto in Italia, si è trasformato in un lasciapassare per entrare nei luoghi di lavoro, di svago, negli ospedali e addirittura negli obitori.

La stretta voluta dal ministro Speranza nella nuova ordinanza firmata poche ore fa, proprio non piace a Bruxelles e ad intervenire è Vera Jourova, vice Presidente Ue che afferma: “Immagino  che sarà una delle cose che verranno discusse al Consiglio europeo, perché queste decisioni individuali degli Stati membri naturalmente danneggiano, o per meglio dire riducono la fiducia delle persone sul fatto che ci siano condizioni uguali ovunque in Europa. Perché questa sarebbe la situazione se uno Stato introduce condizioni più severe. Ma gli Stati  hanno chiesto questa possibilità per le situazioni in cui le cifre delle persone contagiate od ospedalizzate fosse troppo alte, come potrebbe avvenire ora sfortunatamente. In questo caso gli Stati membri possono farlo, ma spero  che questo non significherà la morte del Certificato Covid che è stato una delle soluzioni più pratiche per gli europei”.

Secondo alcuni dati diffusi anche dal sito di Rai News 24, meno del 60% dei cittadini europei sarebbe vaccinato. Cosa significa in termini concreti per chi dopodomani dovrebbe atterrare in Italia? Oltre al tampone da effettuare prima della partenza, per quel 40% di non vaccinati c’è anche un secondo tampone al quinto giorno, ma soprattutto un periodo di isolamento. Venire in Italia per stare 5 giorni chiusi in hotel senza poter uscire e solo dopo iniziare a godersi la vacanza è una follia assoluta. Capite bene che domani pioveranno migliaia di disdette. Vale per chi per scelta ha deciso di non vaccinarsi ma anche per chi non può vaccinarsi o è guarito dal covid e per questo ha il SuperGreenPass (che a questo punto è già stato superato da un nuovo regolamento).

Per il turismo è la mazzata finale. Già i dati parlavano chiaramente di un crollo del 34% rispetto al 2019 e sono soprattutto i turisti stranieri a non voler venire in Italia: ben il 54% in meno rispetto a due anni fa. E’ quel turismo che porta maggiori incassi e che acquista maggiormente prodotti Made in Italy e ciò comporta delle ripercussioni importanti su tutto l’indotto. La proroga dello stato di emergenza certamente non rassicura chi vuole prenotare delle vacanze in Italia e questi continui e repentini cambi di regole creano quel disorientamento che porta i turisti a optare per altre mete, con conseguenze disastrose sull’economia.

Voi prenotereste una vacanza senza sapere se tra due settimane le regole saranno le stesse di adesso e se vi verrà permesso di entrare?