I risultati parziali attribuivano il secondo posto, dopo Matteo Salvini, a Susanna Ceccardi che dovrà invece accontentarsi del terzo. 

Battaglia all’ultimo voto per contendersi nella Lega il secondo e terzo posto che a seguito delle dimissioni di Matteo Salvini da parlamentare europeo saranno effettivamente il primo e secondo posto. Uno scarto minimo, nella circoscrizione del Centro Italia, meno di 300 voti tra la Ceccardi e Rinaldi nella lunga notte elettorale sul sito del Ministero. Quei dati sono però parziali, perché dal giorno dopo, al seggio centrale vengono aperti tutti i verbali e sommati i voti reali.

Al seggio centrale, probabilmente, Rinaldi ha recuperato di più perché pagava il prezzo di una legge elettorale che con la preferenza di genere e con un candidato leader di sesso maschile come Salvini, ha di fatto, svantaggiato i vari candidati maschi. Detta in maniera più semplice se si fosse votato Salvini Ceccardi il voto sarebbe andato ad entrambi, mentre votando Salvini Rinaldi il voto è andato solo a Salvini e per dare il voto ad entrambi sarebbe stato necessario inserire una terza donna . Una legge elettorale che ha massacrato tutti i candidati maschi nella lega e che non a caso ha impedito allo stesso Berlusconi di candidarsi nel centro Italia per non creare danno a Tajani.

Quando sembrava finita la campagna elettorale e già gli eletti correvano con Salvini per sostenere i candidati sindaci per i ballottaggi di due giorni fa, le autorità contavano e ricontavano i verbali delle operazioni di scrutinio e si è arrivati così alla notizia di questa mattina.

Tutto è bene ciò che finisce bene per l’economista Antonio Rinaldi che nonostante una valanga di doppie preferenze annullate, è comunque il primo degli eletti nel Centro Italia. Un campione di preferenze che chiude la sua corsa con 48.501 voti. Niente male per essere alla primissima esperienza politica e per aver raccolto questi voti in meno di tre settimane di campagna elettorale!