Marsilio stravince con 9 punti di vantaggio e manda in pezzi il campo largo. La Schlein intravedeva un testa a testa e una spallata al Governo. Ma il centrodestra unito si conferma maggioranza nella regione e nel Paese.

A cura di Giorgio La PortaNessun effetto Todde, anzi il Movimento 5 stelle di Conte è il maggior sconfitto di questa tornata elettorale. Dal 20% di 5 anni fa riesce a portare a casa uno scarno 6%, facendo scappare 2 elettori grillini su tre. Anche alle elezioni politiche di un anno e mezzo fa, il partito di Conte era andato discretamente prendendo il 18%. Stavolta gli è andata malissimo e non sono riusciti neanche a farsi votare dai loro elettori storici, che evidentemente sono andati altrove.

Male anche Elly Schlein che pensava che i 1600 voti di vantaggio in Sardegna fossero l’inizio della rivoluzione piddina. Nulla di più sbagliato. L’aver reso il voto in Abruzzo un referendum su Giorgia Meloni è stato un gravissimo errore che ora avrà giustamente ricadute a livello nazionale.

Sconfitti anche Renzi e Calenda che per la prima volta sono ufficialmente alleati al Movimento 5 stelle e con questo partito condivideranno i banchi dell’opposizione in regione Abruzzo.

Bottiglie di spumante invece nel campo opposto, Marco Marsilio, storico capogruppo di Alleanza Nazionale al Comune di Roma viene confermato Presidente della Regione Abruzzo con il 54% dei voti. Marsilio dopo 30 anni è il primo presidente a essere riconfermato per un secondo mandato.

Festeggia e brinda il Premier Giorgia Meloni che a L’Aquila, suo collegio elettorale, ottiene il 65%, meglio della più rosea previsione. Dopo l’effettoSchlein e l’effettoTodde finalmente possiamo tornare a parlare di effettoGiorgia e sembra tirare un buon vento per le europee.

Ottimo risultato per Forza Italia in un Abruzzo molto caro al Presidente Silvio Berlusconi che nel 2009 volle spostare il g8 proprio a L’Aquila. Doppia cifra per il partito guidato da Antonio Tajani che porta a casa un 14% affermandosi come secondo partito della coalizione di centrodestra.

Ottimo risultato anche per la Lega di Salvini che secondo le proiezioni si attesta al 9%. Se fosse confermato questo dato anche in casa Lega ci sarebbe molto da festeggiare.

Le sole 3 liste dei partiti principali di centrodestra da sole vengono votate dal 47% degli abruzzesi ed è un messaggio politico chiarissimo. Vanno benissimo anche la lista civica di Marsilio al 5%, Noi Moderati di Lupi al 2,4 e l’UDC ci Cesa all’1,2%.

Il complesso delle liste del centrodestra porta la coalizione al 55%. Così come il complesso delle liste in Sardegna portava al 48%. I partiti di Governo sono fortemente maggioritari nel Paese e anche stavolta, grazie a Marsilio contiamo il settimo trionfo da quando Giorgia Meloni è a Palazzo Chigi.