Alleanze nel centro destra: Noi Moderati con Forza Italia e l’Udc con la Lega, ma in questo caso l’operazione è più rischiosa.

A cura di Giorgio La Porta – Alleanza nel PPE italiano tra i partiti moderati che condividono la stessa casa europea del partito Popolare in vista delle elezioni di giugno.

Forza Italia guidata da Antonio Tajani ha stretto una alleanza elettorale con Noi Moderati di Maurizio Lupi che in Parlamento conta 16 parlamentari e annovera la presenza di Giovanni Toti Presidente della Regione Liguria.
Nei vari sondaggi post elezioni politiche, la formazione Noi Moderati non è mai scesa sotto l’1%, sfiorando spesso anche il 2%. Nel caso di piccole formazioni è difficilissima una misurazione precisa nei sondaggi, anche perché il margine di errore è proprio del 2%.
Nella competizione interna al centrodestra, dove da settimane Forza Italia sorpassa continuamente la Lega di Salvini o viene rincorsa da questa, l’alleanza di oggi costituisce una vera e propria accelerazione del Polo centrista della coalizione.

Mentre infatti Forza Italia rappresenta ora un punto di riferimento ma anche un monopolio dei centristi nel centrodestra, la Lega si trova a competersi gli elettori sullo stesso terreno di Fratelli d’Italia e tenta una fusione a freddo con l’Udc di Cesa. Tale alleanza a freddo è una operazione molto ambiziosa se non addirittura rischiosa. Mentre Lupi, Tajani e i loro rispettivi elettori si sentono a casa nel PPE di Ursula, ma anche di Berlusconi e dello storico leader spagnolo Aznar, cosa ci faccia Cesa insieme all’estrema destra del Afd tedesco sarebbe da capirlo. Che poi la Lega sia in serissima difficoltà e stia aggregando l’aggregabile è anche comprensibile, ma se da una parte gli elettori di Cesa potrebbero non avere tale elasticità, dall’altra l’elettorato storico della Lega potrebbe essere infastidito nel vedere gli uomini dell’Udc candidati nella Lega.

Non so con quanto entusiasmo un elettore storico del Veneto che da 40 anni grida ‘Roma ladrona la Lega non perdona” si possa mettere in fila per votare Cesa. Ma questo lo capiremo solo il 7 giugno dopo il responso delle urne. Normalmente in politica la somma non fa mai il totale, soprattutto se si vanno a sommare cose diverse tra loro.

Intanto la campagna elettorale è ai nastri di partenza e tra una settimana ci sarà la sfida in Basilicata, dove proprio il governatore Bardi di Forza Italia potrebbe infondere ulteriore ottimismo al partito azzurro di Antonio Tajani.

 

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