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 Durante la scuola di formazione politica di Milano l’ipotesi del leader di Forza Italia che fa gelare il sangue al popolo di centrodestra.

A cura di Giorgio La Porta – Nella vita capita di tutto. Anche di andare ad un corso di formazione di giovani di centrodestra e uscir fuori alleati del PD di Renzi e Gentiloni. Deve essere stata questa la brutta sensazione di quei ragazzi che hanno assistito al discorso dell’anziano leader di Forza Italia che ha detto che in caso di legge elettorale proporzionale sarà inevitabile una alleanza tra il partito democratico di Renzi e Forza Italia.

Se i tg non avessero trasmesso l’intervento integrale e senza tagli, neanche lo scrivente ci avrebbe creduto. Ora il nemico, sono i populisti, quella Lega cattiva e lepenista con la quale però Forza Italia è alleata ovunque per la scadenza amministrativa dell’11 giugno. Questa distinzione del piano nazionale con quello locale ha creato non pochi danni al Pd renziano che voleva prendere le distanze dalla sinistra di Sel ma per esigenze di sommatorie ci si è alleata praticamente ovunque. Ovviamente una cosa che fa male alla sinistra nonno Silvio la copia al volo e così porta il suo partito nell’altro emisfero del parlamento.

Come potrete immaginare in questi mesi la già inesistente opposizione a Gentiloni e Renzi sarà ancora più appiattita nei confronti di un potenziale futuro alleato.

Non ci sono stati voti di sfiducia quando si salvavano le banche o per altre gravi vicende in questi 4 anni di governi di sinistra; adesso sarà ancora più allineato ad un partito che sarà il suo futuro alleato in caso di legge proporzionale, che al momento è la opzione più probabile.

Di repentini cambi di opinione di Berlusconi siamo ormai quasi abituati. Un anno fa disse che il voto a Roma per il candidato centrista Marchini non sarebbe stato altro che un voto dato a favore del centrosinistra, peccato che però pochi giorni dopo lui stesso avrebbe alleato la sua listina a quella di Marchini, proprio forse per aiutare Renzi che senza quell’aiutino non sarebbe arrivato neanche al ballottaggio di Roma e avrebbe trovato i dirigenti romani coi fucili sotto casa.

Stavolta la cosa è ancora più grave perché l’alleanza è nazionale ed è col suo diretto nemico di sempre: i comunisti.

Qualcuno dovrebbe spiegare a milioni di italiani che andranno a votare tra 3 settimane perché dovrebbero votare contro le giunte del Pd, le giunte delle coop rosse, se poi il leader di quelle giunte tra qualche mese sarà alleato di Forza Italia che da questo momento in poi non definirò più partito di centrodestra.

Già immagino un governo con la Mussolini accanto alla Boschi, Gasparri accanto alla Cirinnà, Brunetta accanto a Padoan.

Sembra un incubo. Decido di cambiare tg. Ecco, il tg5 non parla dell’alleanza. Apre con il movimento animalista della Brambilla. Penso che sia un brutto sogno o una simpatica presa per il culo. Guardo il calendario ma non è primo aprile. Spengo la tv, adesso è davvero troppo. Meglio accendere il pc e scrivere un pezzo per qualcosa che è ancora di centrodestra: il nostro blog, indipendente da movimenti schizofrenici impegnati alla rielezione delle brave pecorelle che andranno in soccorso di Renzi e delle banche. Meglio un giorno da populisti che cento da pecorelle animaliste.