Il Comunicato congiunto dei leader del centrodestra chiude le porte a ogni possibile intesa con Conte.

E’ troppo tardi per ogni possibile accordo con il Governo. E’ strano che quello stesso Conte che a marzo alzava la voce a reti unificate, oggi chieda aiuto ad una opposizione che legittimamente chiude la porta. Non ci sono cabine e stati generali che possano convincere il centrodestra a scendere a patti: c’è un Parlamento sovrano e legittimo ed è lì che bisogna prendere ogni decisione.

E’ con estrema coerenza che il centrodestra respinge al mittente ogni tentativo di Conte. Ha voluto fare tutto da solo e dipingersi come il condottiero, ma la seconda ondata è molto diversa dalla prima e la gente si sta arrabbiando nelle piazze. Anche la maggioranza sembra scricchiolare e allora perché l’opposizione dovrebbe andare in soccorso di Conte senza chiederne la testa e ottenere il voto anticipato al termine della pandemia? Lo scenario che si delinea sarà più chiaro nelle prossime ore; è certo che se la spocchiosità del condottiero di marzo non esiste più e neanche il suo consenso bulgaro. Ecco le parole del comunicato congiunto rilasciato dai leader del centrodestra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi:

“Fin dall’inizio della pandemia il Centrodestra, che è la prima forza politica della Nazione e governa la maggioranza delle Regioni, ha anteposto l’interesse dell’Italia all’interesse politico della propria coalizione.

Per mesi abbiamo preparato proposte ed emendamenti, ma atteso invano che il governo ci convocasse in Parlamento, la sede istituzionale dove è giusto che avvenga il confronto tra maggioranza e opposizione.

Ancora pochi giorni fa, ci è stata data notizia dell’ultimo Dpcm, soltanto poco tempo prima della sua comunicazione agli italiani.

L’attuale situazione sanitaria sta precipitando anche a causa delle mancate decisioni – o delle decisioni rimandate – del governo: il Paese si è presentato impreparato alla seconda ondata della pandemia che pure era ampiamente prevista e prevedibile.

Oggi il governo ipotizza una “cabina di regia” con le opposizioni. Il ravvedimento appare tardivo. Il centrodestra è sempre stato a disposizione dell’Italia, ma oggi più che mai l’unica sede nella quale discutere è il Parlamento della Repubblica italiana. Lì sono depositate le numerosissime proposte formalizzate da noi e ignorate dal governo, e lì verranno presentate le altre. Non siamo disponibili, invece, a partecipare a operazioni di Palazzo che sembrano dettate più che da una reale volontà di collaborazione dal tentativo di voler coinvolgere l’opposizione in responsabilità gravi che derivano dall’immobilismo e dalle scelte sbagliate effettuate dal governo”.

Matteo Salvini – Silvio Berlusconi – Giorgia Meloni