Italia Viva può rappresentare un centro moderato e puntare al 10%, ma per farlo deve staccare la spina ai grillini e al Pd.

A cura di Giorgio La Porta – Ore bollenti in attesa delle dichiarazioni del leader di Italia Viva Matteo Renzi che stasera a Porta a Porta annuncerà le posizioni del suo partito sul futuro del Governo Conte.

‘Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano’ titolava un libro di qualche anno fa e Matteo Renzi sembra aver capito che c’è poco spazio all’ombra del PD di Zingaretti. Ma mentre il suo soggetto politico ha qualche possibilità di crescita, chi è alla disperazione più totale è il Movimento 5 Stelle che verrebbe decimato dagli elettori.

Qualora vi fossero dei meriti nell’azione di governo, questi andrebbero automaticamente al PD, semplicemente perché in questo momento è Zingaretti a dare le carte. Per gli altri partitini alleati non resta che qualche briciola e il costante rischio di essere ulteriormente vampirizzati dal partito democratico.

Renzi ha l’opportunità di riprendersi la scena da protagonista della vita politica italiana; l’alternativa è restare leader di un partitino del 4% che deve elemosinare alleanze per non rischiare di sparire. Con una azione coraggiosa può puntare tanto ai suoi ex elettori del PD che non vedono di buon occhio l’alleanza con i pentastellati, per non parlare poi di chi ancora vota partiti centristi, fino ad arrivare a strizzare l’occhiolino a quegli elettori di Forza Italia che non sono stati attratti fino ad oggi dalla figura di Matteo Salvini.

Al centro c’è un’area di circa il 10% e tale area oggi è senza leader. E Renzi sa che quel 10% può essere il suo trampolino per un ritorno in politica da protagonista. Se c’è voglia di fondare qualcosa di centrico, centrale e centrista, questo è il momento.

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