Allarme in casa PD dopo la diffusione degli ultimi sondaggi di Ipsos per il Corriere della Sera. Solo 66 elettori su 100 confermano il voto dato al PD il 4 marzo. L’8% sceglie Lega e 5 stelle. 

A cura di Giorgio La Porta – L’anno che ha visto la fine del Governo Gentiloni e il crollo di alcune importantissime roccaforti rosse della Toscana dell’Emilia e dell’Umbria si conclude nel peggiore dei modi per il Partito Democratico di Matteo Renzi e Maurizio Martina. I sondaggi politici diffusi dal Corriere della Sera che hanno analizzato gli umori dell’elettorato del PD continuano a gettare nello sconforto i dirigenti del Nazareno.

Il dato più allarmante che crea un vero e proprio terremoto nelle stanze del principale partito della sinistra italiana è che soltanto 66 elettori su 100 che il 4 marzo hanno votato per il Partito Democratico confermerebbero oggi il loro voto. Gli altri si dividono in un 22% di indecisi (che vuol dire che non sanno se voteranno e cosa voteranno), mentre chi ha deciso di votare volta le spalle al Pd.

Se togliamo un 3% che vota altri partiti di centrosinistra e un 1% che voterebbe Leu, la fetta più grande di dissidenti piddini vota direttamente per il governo Conte. 8 elettori su 100 scelgono direttamente i partiti di Matteo Salvini, 5% e Luigi di Maio 3%.

I dati assoluti vedono al 18% il voto finale del PD, sempre che quella fetta del 22% di indecisi non decida di starsene a casa o votare altri soggetti.

In vista del voto per le elezioni europee del prossimo 26 maggio non solo è lontanissima la quota morale del 20%, ma già riconfermare il 18% potrebbe essere un risultato da brindisi…

Chissà se nelle stanze rosse sarà il caso di dare una svolta alla linea politica o se si continuerà con una linea politica che non solo non ha portato un solo voto ma ha messo in fuga l’elettorato storico. 

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