Se Forza Italia non incasserà il Capo dello Stato, comunque il prossimo Premier sarà Renato Brunetta. Ecco cosa prevedono i regolamenti.

I palazzi si colorano d’azzurro già dai primi mesi del prossimo anno. Forza Italia è l’unico partito apertamente in campagna elettorale per portare Silvio Berlusconi al Quirinale. Anche se questo scenario non si dovesse realizzare e il partito azzurro non riuscisse ad avere un piano b per il Colle, rischierebbe comunque di incassare il premier nel caso in cui ad essere eletto fosse Mario Draghi.

In tal caso il nuovo premier sarebbe il Ministro Renato Brunetta e il tutto sarebbe una conseguenza diretta dei regolamenti di Palazzo Chigi.

Se Draghi dovesse diventare il nuovo Capo dello Stato verrebbe meno dal suo ruolo di Premier e il Consiglio dei Ministri si troverebbe senza un Presidente. A quel punto l’incarico verrebbe affidato in maniera temporanea al componente più anziano, nello specifico Renato Brunetta che si troverebbe tra le mani la gestione dell’Esecutivo.

Che sia poi questione di giorni o sia lui il nuovo Premier sarebbe una questione tutta squisitamente politica. Se Forza Italia rinunciasse al Quirinale e andasse a trattare per un suo uomo a Palazzo Chigi sarebbe uno scenario possibile anche se sarebbe difficile non infastidire quella parte di centrodestra (la maggior parte) che rimarrebbe esclusa da questa trattativa.

Un Capo dello Stato eletto tra gli scranni del centrodestra è il peggior incubo di questi giorni del Partito Democratico e Draghi è l’unica personalità che può impedire che avvenga questa cosa. Il Pd con 35 senatori su 319 ha una minoranza eclatante e non può imporre un suo candidato. Si limita a condizionare l’elezione degli altri.

Non è un caso che in due elezioni precedenti aveva la maggioranza e ha scelto di eleggere due ex ministri dell’Ulivo; stavolta non ha i numeri ed è ‘costretto’ a dialogare con gli altri, proprio come si fa nelle moderne democrazie parlamentari.

Tornando a Brunetta lo scenario è stato rivelato dal giudice Costituzionale Sabino Cassese che in una intervista ha illustrato i regolamenti di Palazzo Chigi. Non è un caso che i forzisti siano molto cauti nel chiedere il ritorno alle urne in caso di elezione di Draghi. Anche per Berlusconi avere un suo fedelissimo a Palazzo Chigi e un uomo come Draghi al Quirinale potrebbe essere un bel premio di consolazione dopo la lunga campagna elettorale.