A cura di Andrea Rapisarda – Si è aperta la campagna elettorale in vista delle politiche del 4 Marzo 2018, con La Stampa che mette già in evidenza una possibile vittoria della coalizione di Centrodestra con un ampio margine che si attesterebbe tra il 40 e il 60%. Grandi numeri visti su due piedi, che quasi fanno da premessa a un ritorno sulle scene in pompa magna di quest’area politica: Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia e ‘quarta gamba’ si presenteranno insieme alle politiche, motivate dal creare un fronte comune contro il possibile accordo tra Grillo, Grasso e quella parte del Partito Democratico non vicina a Renzi.

A livello statistico il Centrodestra pare brillare ovunque nei collegi lungo la Penisola, portando percentuali che fanno presagire un grande ottimismo anche a quei volti protagonisti di questa campagna elettorale: la Lega di Matteo Salvini vorrebbe giocarsi la partita nazionale della vita attestandosi sopra il 15% complessivo, un Berlusconi in forte rimonta e il partito di Giorgia Meloni che dovrebbe risultare – nelle più rosee delle ipotesi – sopra il 5%. Una sfida che vedrà nel gioco anche la Lombardia e il Lazio, dove si andrà alle urne anche per votare le Regionali 2018.

Guardando i recenti sondaggi dell’Istituto Ixè, il Centrodestra appare come “pigliatutto” all’interno dei collegi uninominali: la coalizione ne otterrebbe ben 145, arrivando sopra al Movimento 5 Stelle – le previsioni lo attestano sui 51 – e soprattutto a un Partito Democratico fortemente ridimensionato con 35. L’asse Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia dovrebbe fare scintille su tutto il territorio nazionale: tra il Centro e il Sud si prevedono 72 collegi, 64 al Nord e addirittura 5 nelle difficilissime “regioni Rosse” come la Toscana e l’Emilia Romagna. Un altro interessante dato statistico per la coalizione arriva anche dall’orientamento degli indecisi o degli astenuti alle scorse elezioni, dopo un sondaggio proposto dal Termometro Politico: questa categoria di persone dice di guardare a “destra”, riponendo simpatie in larga parte per Silvio Berlusconi con un buon 15%… seguono sotto il 10% volti come Lugi di Maio, Matteo Renzi, Matteo Salvini e altri ipotetici premier proposti dal sito.

Un Centrodestra favorito oggi anche dalle condizioni politiche circostanti, visto come i grandi partiti esterni stanno vivendo un momento di calo o addirittura vera crisi. Il Movimento 5 Stelle potrebbe pagare le proprie tensioni interne (soprattutto dopo il caso Fucci a Pomezia e la grave emergenza rifiuti nel territorio romano), accentuate anche da un elettorato giovanissimo che potrebbe far mancare il proprio apporto nel voto del Senato visto come questo è proibito agli “under 25”.

Pure il Partito Democratico vive una situazione di grosso ridimensionamento, visto il grande boom che potrebbe riscuotere “Liberi e Uguali” di Pietro Grasso: la nuova formazione politica si potrebbe consolidare intorno al 10%, ridimensionando i democratici attorno a un pauroso – nelle peggiori delle ipotesi – 21% nazionale. Il partito di Renzi non è più sicuro di fare risultato neanche nei suoi feudi “rossi”, puntando tutto sulla candidatura di diverse personalità di spicco: ecco allora che il PD gioca forte mettendo in tavola persone come Roberto Burioni – in prima linea sul sostegno dei vaccini – e Lucia Annibali, la famosa avvocatessa che si sta impegnando – anche per la sua storia personale – nella battaglia contro la violenza sulle donne.

I sondaggi sono concordi nell’affermare una netta prevalenza del centrodestra di almeno 10 punti in percentuale. La vera domanda della campagna elettorale non è più chi vincerà le elezioni ma di quanto il centrodestra vincerà e se avrà i numeri per governare autonomamente. Secondo le proiezioni fatte da youtrend la sfida è possibile e se si riuscisse a vincere nei seggi dove già il centrodestra è lievemente in vantaggio, la maggioranza nelle camere sarebbe certa. Manca un solo piccolo dettaglio: la campagna elettorale. Vedremo come si sposterà il voto nei prossimi 50 giorni.