tmp_14530-milano definitiva1201586171 -di Simone Paris e Federica Russo- Continuiamo a parlare delle elezioni amministrative e questa volta ci soffermiamo su Milano, scenario in cui il duello politico si è vivamente acceso a colpi di slogan elettorali e buoni propositi per l’avvenire. L’attuale sindaco arancione Giuliano Pisapia ha deciso di non ricandidarsi e la sfida alla sua successione è aperta ad ogni scenario.

Per il Centrodestra, dopo aver quasi creduto a chi vedeva già Alessandro Sallusti o Paolo Del Debbio come possibili candidati, ha incontrato l’assenso di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni il nome di STEFANO PARISI. Parisi, milanese d’adozione, nel corso della sua carriera ha ricoperto rilevanti ruoli; tra i tanti si rammenta la posizione in qualità di capo del Dipartimento per gli Affari Economici della Presidenza del Consiglio dei Ministri prima con Amato e poi con Ciampi ma, ancora, nel 1997 nel ruolo di segretario comunale si è occupato della stessa città in cui oggi si schiera in prima persona, impegnato nella lotta al lavoro nero e alla disoccupazione. Successivamente il moderato ha ricoperto l’incarico di direttore generale di Confindustria e anche quello di Amministratore Delegato di Fastweb. E’ ora Presidente di Chili tv, società da lui fondata nel 2012, che si occupa di film e serie tv in streaming. Parisi ha ammesso al Corriere della Sera di essere stato, in un primo momento, titubante nei confronti della proposta del leader Silvio Berlusconi, ad oggi però il suo intento, come egli stesso sostiene con vigore sui social, è quello di “riportare la fiducia delle persone nella capacità di governare del centrodestra”,  coalizione da cui ha senza dubbio ricevuto tutto il sostegno necessario per la realizzazione di un piano per “governare bene Milano affinché possa diventare un modello per il paese”. Stefano Parisi è dunque un candidato con una veste certamente più moderata che potrebbe costituire la carta vincente nelle mani di un centrodestra da riformare e da unire sempre più. Ha già avuto la capacità assolutamente non secondaria di far sedere allo stesso tavolo Matteo Salvini e Maurizio Lupi, che si trovano su posizioni diametralmente opposte per quanto riguarda la politica nazionale.

Con NoiXMilano si candida NICOLO’ MARDEGAN, ex consigliere provinciale della città. Mardegan è un giovane avvocato di 30 anni che, già nella Facoltà di Legge dell’Università di Milano che frequentava, decise di impegnarsi politicamente, divenendo Consigliere della stessa e mettendo a punto un innovativo think tank  denominato Laboratorio delle Idee. I punti su cui si focalizza la sua campagna sono ben chiari: emergenza casa, politiche per la famiglia, sviluppo, sicurezza e vivibilità della città che ama; temi in linea con il core value di questo nuovo progetto con cui sceglie di mettersi in gioco, nato dalla volontà di semplici cittadini, da molti giovani a più esperti imprenditori, da mamme a commercianti, di mettersi al servizio del luogo in cui vivono, ascoltando i bisogni degli altri e ricercando le più adeguate soluzioni alle diverse problematiche. Può essere questa la ricetta vincente?

Con Italia Unica appare il nome di CORRADO PASSERA che tutti ricordiamo come Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e dei Trasporti durante il Governo Monti. Originario di Como, si laurea alla Bocconi e lavora presso note società come l’Olivetti, la Mc Kinsey e il Gruppo Editoriale L’Espresso fino ad arrivare ai vertici di Poste Italiane e di Banca Intesa. Il partito con cui oggi si presenta è stato da lui lanciato nel 2014 assieme ad un piano di 400 miliardi volto a implementare lo sviluppo economico del Paese.

Il Movimento 5 Stelle si presenta con PATRIZIA BEDORI 52enne oggi disoccupata con un diploma in comunicazioni visive. La politica l’ha sempre respirata anche in casa con il padre vicino alla sinistra italiana e ciò l’ha portata ad essere attiva nel Movimento sin dagli inizi dello stesso, quando Grillo si limitava ad essere comico solo sul Web.  Afferma con convinzione di voler dare voce ai cittadini e di essere pronta a cambiare Milano. Per quest’ultima ha portato avanti nel tempo delle battaglie al fine di liberare le campagne dalla plastica, arrivare alla predisposizione di ulteriori impianti sportivi per i disabili e ottenere l’accesso gratuito alle mense.

Per la lista civica della sinistra con la lista “Milano in Comune” il candidato è CURZIO MALTESE che si propone come “alternativa ai manager per stoppare l’attività degli interessi forti” afferma. Maltese è un giornalista e scrittore milanese che ha collaborato con la Gazzetta dello sport, la Stampa, Repubblica, La Notte. Nel 2014 si è inoltre candidato senza successo alle elezioni europee per la lista “L’Altra Europa con Tsipras”. Prova ad ottenere la sua rivincita nel capoluogo lombardo, avrà fortuna?

Per il PD è uscito inaspettatamente vincitore dalle primarie dello scorso 7 febbraio GIUSEPPE SALA, già city manager della giunta Moratti ed ex Commissario Unico per Expo 2015. Nell’ambito proprio di quest’ultima manifestazione Sala fu al centro di molte polemiche inerenti a presunti appalti illegittimi per i quali il neo candidato sarebbe stato anche indagato dalla Commissione Antimafia di Milano insieme ad altri suoi stretti collaboratori. Ciò non ferma il partito che crede nel suo progetto. Vedremo se saranno della stessa opinione anche i cittadini.