– A cura di Giorgio La Porta –  Non voterei mai per i compari di Marino, per chi sosteneva quella Giunta, per chi con le giunte Rutelli, Veltroni e Marino ha distrutto la nostra città. Non voterei per il partito che sostiene Zingaretti in Regione e che con questo sta facendo danni alla nostra città. Il Pd anche in questo momento governa 14 municipi su 15 e se non fosse per il commissariamento per mafia di Ostia, li avrebbe tutti in mano. Non si possono negare le responsabilità della sinistra romana nello sfascio della città.

Voterò la Raggi perché il sistema elettorale mi costringe a scegliere il meno peggio. Lo farò anche per permettere a Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega di ottenere seggi in più sia nei municipi che al Comune. E avere seggi in più è fondamentale per il controllo sulla trasparenza dell’amministrazione, per non parlare poi di una eventuale mozione di sfiducia al sindaco. Se vincesse la Raggi, centrodestra e centrosinistra avrebbero più o meno gli stessi consiglieri in opposizione, mentre se dovesse vincere il Pd, il centrodestra andrebbe a ripartire i seggi con un soggetto del 35% che otterrebbe molti più seggi, togliendoli a Meloni e fi e lega. Stessa cosa vale anche nei municipi.

E’ ovvio che nel VI municipio, dove è in corsa il candidato presidente di Fratelli d’Italia, Nicola Franco, voterei per lui.

Voterò la Raggi non perché sia impazzito, ma perché ho visto il sistema da dentro e vedo la candidata grillina come i sovietici che liberavano i campi di concentramento nazisti. Non erano il miglior sistema possibile, ma in quel momento erano funzionali a quella liberazione. Togliere il dente cariato. E’ questa la priorità.

Per la prima volta la sinistra è in seria difficoltà e può essere mandata a casa in alcuni territori dove ha sempre governato. Penso ai vecchi municipi 5° e 6°, Tiburtino e Prenestino, dove il Pds vinceva al primo turno con percentuali sopra il 70%. Stavolta il pd sta al 24 e rischia di prendere sberle e andare all’opposizione. E un po’ di cambiamento non può che far bene a quei quartieri rossi.

30 anni di amministrazione sono sinonimo anche di rapporti di potere cronicizzati. Parlo di coop, associazioni culturali, centri anziani e così via. Rapporti di potere che sono vere e proprie metastasi nel nostro sistema.

Un anno fa chiedevo di commissariare Roma per 10 anni e non permettere di votare con gli scrutatori e i presidenti messi ai tempi di Mafia Capitale, nessuno mi ha ascoltato e ci sono gravi dubbi di legittimità in alcuni territori. Anche per questo vi chiedo di non lasciare schede bianche, ma se proprio non avete deciso chi votare, annullate quella scheda. I 5 stelle non hanno molti rappresentanti di lista nei seggi e se gli altri partiti non manderanno i propri rappresentanti, c’è il rischio che qualcosa vada storto e i maestri dei brogli possano lavorare tranquillamente. C’è il rischio che la vostra scheda bianca possa diventare un voto per questo o quel candidato.

Mi turerò il naso e voterò contro la sinistra. Ma anche contro Alfano, Berlusconi e tutti coloro che hanno sparato sulle ali di Giorgia Meloni vedendo in lei il male assoluto, dopo che per anni non hanno visto il mercimonio di preferenze, i panini al momento della consegna delle liste, il mignottame e così via. Voterò contro il Patto del Nazareno grazie al quale Berlusconi ha spaccato in due il centrodestra romano per fare una cortesia al suo commensale Renzi.

Chiedevamo di cambiare ieri e lo chiediamo oggi. Ci hanno fatto votare la merda passandocela per cioccolata. Voto la Raggi per far perdere Renzi, così come voterò No al referendum per lo stesso motivo. Perché noi di centrodestra ci meritiamo qualcosa di più dei patti del Nazareno e degli accordi sotto banco. Vogliamo cambiare e c’è bisogno di azzerare questo vecchio centrodestra che spesso e volentieri si abbevera nella stessa pozza di clientele della sinistra. Svuotiamo l’abbeveratoio, resettiamo la città e vediamo di farla ripartire. Il nemico del mio nemico è il mio amico. Non è una strategia lungimirante, lo so. Ma nei confronti di chi ha stuprato, umiliato e offeso la dignità di Roma e dei romani non posso che ricambiare la cortesia con la mia gentilezza di sempre. 

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