Sulla carta il centrodestra ha già vinto, ma bisogna andare a votare per confermare questo risultato storico.

La sinistra resterebbe all’opposizione in Lombardia mentre la Regione Lazio verrebbe conquistata dal centrodestra di Meloni, Salvini e Berlusconi. Questo secondo molti sondaggi usciti in queste ore alla vigilia del silenzio elettorale. Francesco Rocca ex Presidente della Croce Rossa sarebbe infatti in forte vantaggio sui due sfidanti di centrosinistra e Movimento 5 stelle.

Domenica 12 e lunedì 13 febbraio i cittadini di Lazio e Lombardia dovranno però impegnarsi ad andare a votare, anche perché non essendoci i leader in campo e non votandosi in contemporanea con le elezioni politiche come 5 anni fa, si rischia di avere un crollo della partecipazione al voto e questo potrebbe far saltare ogni pronostico della vigilia.

Non è facile recuperare i 7-9 punti che a seconda dell’istituto di sondaggio vengono attribuiti a Francesco Rocca del centrodestra, ma è pur vero che se l’asticella della partecipazione popolare dovesse scendere sotto il 50%

Nelle intenzioni di voto di Ipsos per Corriere della Sera, Rocca è stimato al 41,2%, circa 7 punti sopra D’Amato (al 34,1%). Più indietro Bianchi, che non arriva al 20%. Ad oggi un elettore laziale su due (47%) non è in grado esprimere un pronostico, mentre il 23% prevede l’affermazione di Rocca, il 17% di D’Amato.

Tra i partiti si confermano gli equilibri già registrati in regione alle scorse Elezioni Politiche del 25 settembre, anche se ogni confronto va valutato con molta cautela tenuto conto della presenza di liste civiche (che rende disomogenea la comparazione) e della astensione di lista (elettori che votano un candidato ma non indicano un partito). Fratelli d’Italia è primo, vicino al 30%, Lega e Forza Italia si collocano su valori tra loro simili, appena sopra il 5%, il Pd si attesta al 21,2%, Azione-Iv al 6,5% e il M5S al 15,7%.

Il candidato del centrodestra si presenta quindi con un vantaggio corposo, anche se la partita non può dirsi ancora chiusa alla luce di diversi elementi: la presumibile crescita della notorietà di Rocca e Bianchi nelle ultime due settimane di campagna elettorale (oltre un elettore su quattro negli ultimi appuntamenti ha deciso solo nell’ultima settimana se votare e chi votare); le decisioni di chi oggi si dichiara indeciso o orientato all’astensione; il «traino» dei partiti.

In tutto questo non sono ancora scesi in campo i leader per questa campagna elettorale, ma per questo bisognerà aspettare il weekend antecedente il voto. Il vero fuoco della campagna mediatica avverrà infatti nell’ultima settimana. Il centrodestra non può fallire questo test elettorale che chiamerà a votare circa il 28% dei cittadini italiani. Un’occasione per dare più forza al governo e per strappare alla sinistra un’altra regione.